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IL PANNELLO FOTOVOLTAICO:
Anche in inverno la luce può
essere una fonte di energia elettrica grazie a quello che, comunemente,
viene chiamato “pannello solare”, ma che in termine tecnico è definito
"pannello fotovoltaico ". Esso è in grado di produrre un’energia
economica, pulita e silenziosa.
Il pannello fotovoltaico non è
altro che un collegamento in serie di un insieme di cellule ricoperte da
uno strato di cristallo nella parte superiore e da uno strato di resina
in quella inferiore e può essere composto da silicio Monocristallino,
Policristallino o Amorfo.
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I moduli composti da silicio monocristallino
sono quelli che hanno maggiore resa, se esposti alla luce solare perpendicolarmente
al proprio asse.
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I moduli composti da silicio policristallini,
tra l'altro i più usati anche per il costo più contenuto,
sono meno suscettibili al cambiamento di posizione del sole: infatti la
loro mescola è composta da un insieme di scaglie di silicio, posizionate
in modo tale che da qualsiasi parte i raggi di luce arrivino, siano convogliati
sempre sulle cellule fotovoltaiche sottostanti.
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I moduli composti di silicio amorfo sono
invece, fra i tre modelli, i più economici proprio per la diversa
natura della materia prima. Se dobbiamo elencare dei difetti a sfavore
di quest'ultimo, il primo è sicuramente il maggior peso rispetto
agli altri moduli e, non ultimo, le maggiori dimensioni.
Le doti che un buon pannello fotovoltaico
deve avere per definirsi tale sono: intelaiatura in alluminio, cristallo
a prova di vibrazioni, insensibilità alle temperature elevate, per
abbattere il bisogno di aerazione sottostante. Soprattutto, però,
è fondamentale che la potenza, dichiarata in volt e in ampère
sul retro dello stesso, siano quelle reali. Sul mercato ci sono attualmente
moduli di diverse potenze: si parte dai 45 watt per passare ai 50 / 55
/ 60 / 75 / 80 / 85 watt.
Per ottenere un buon impianto di pannelli
fotovoltaici, non solo dobbiamo avere un buon pannello, ma anche una buona
centralina, che regoli perfettamente la corrente in arrivo dai pannelli
che ci sono sul tetto del camper. Attualmente esistono sul mercato diverse
centraline alcune con un controllo visivo tramite LED luminosi che evidenziano
la funzione in corso, altre munite di pulsanti che, opportunamente premuti,
possono indicare sul display i voltaggi di batteria servizi, i voltaggi
di batteria motore, gli ampère in entrata dal pannello ed in uscita,
ecc..
Le centraline si dividono in due modelli:
la prima svolge la funzione di carica della sola batteria servizi mentre
la seconda, più diffusa, è la centralina che carica ambedue
le batterie (servizi + automezzo ) dando la priorità a quella dei
servizi. E’ allo studio una nuova centralina che potrà invertire
anche la priorità di carica, oltre che svolgere tutte le altre funzioni.
Tra le caratteristiche da non sottovalutare
vi è anche l'impianto elettrico dei pannelli, che deve essere opportunamente
dimensionato in termini di legame fra la lunghezza del cavo e la sezione
dello stesso.
E' indispensabile che, a valle dell'impianto
elettrico, cioè dalla parte delle batterie, vi sia installato un
portafusibile con relativo fusibile, dimensionato in base al cavo usato
a protezione della linea. Se possedete già un impianto di pannelli
solari, controllate che questi elementi esistano, altrimenti fate eseguire
l'installazione da personale qualificato.
Naturalmente tutti questi suggerimenti
e/o consigli, si rivolgono a quelle persone che, pur non essendo del settore,
vogliono eseguire da sole il lavoro di installazione; in tutti i casi il
consiglio di noi esperti è quello di rivolgersi a personale qualificato,
al fine anche di non rendere nulla la garanzia dei materiali e comunque
di assicurarsi un buon funzionamento.
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